Studi e Glossari FAKE NEWS
Breve informativa atta a comprendere le fake news, come riconoscerle, e come tutelarsi.
L'informazione via Social torna su ▲ Nell'epoca in cui viviamo dove la stragrande parte dell'informazione è trasmessa attraverso internet, tutti i media si sono attrezzati con piattaforme web dedicate, e ciò ha permesso agli haker, kracker, approfittatori, e "stolti" di poter accedere ai contenuti (che prima erano solo sui giornali e trasmessi in TV), e con un minimo di conoscenze tecniche di "grabbarli" (catturarli) in tutto od in parte per i propri scopi. L'informazione ha poi subito una seconda evoluzione nel mondo del web con l'introduzione dei social-media. Anche qui le testate giornalistiche e le produzioni audio-visive hanno aperto i propri canali per dare informazione, e seppur con maggiori restrizioni rispetto ad un tradizionale sito web, anche da qui è possibile catturare notizie e adeguarle al proprio uso. Infatti le notizie false, le Fake News, dalla messa in rete di queste piattaforme sono aumentate nel mondo dell'800%, nel solo primo anno di pubblicazione della piattaforma stessa. Un dato veramente inquietante si si pensa che solo il 34% della popolazione mondiale è "connessa". L'Italia occupa la 25 piazza in classifica (su 28) di paesi europei informatizzati. Ma per un paese come il nostro questo è dovuto ad una vecchia cablatura ormai esausta, nonostante i continui interventi di miglioramento, e alla mala-disinformazione sulle nuove tecnologie mobili. E pensare che con tutta la gente con lo sguardo sempre sullo smartphone non si direbbe che che solo 1 italiano su 4,25 (nel 2020) sia "connesso"... Visto il trend in continuo aumento delle Fake News, sorgono veramente molte domande, tra cui, cosa sono le Fake News oltre al mero significato del termine, chi le produce, perché lo fa, a che scopo, che conseguenze possono avere e come ci si può tutelare. Detto che alla base di tutto c'è sempre la capacità intellettiva degli individui che sono liberi di credere a ciò che vogliono, nei punti seguenti entriamo nel dettagli.
Cosa sono le Fake News torna su ▲ Le fake news, sono notizie di carattere falso o forviante, per definizione. Lo storico Bloch in un suo trattato specificò che "una notizia falsa, è solo apparentemente fortuita, o meglio tutto ciò che vi è di fortuito è l'incidente iniziale che fa scattare l'immaginazione, ma questo procedimento ha luogo solo perché le immaginazioni sono già preparate e in silenzioso fermento". Ciò significa che di notizie false, messe in rete per motivi puramente casuali non ne esistono, che sono tutte volute dal loro artefice. Significa anche che la mente di ogni individuo può liberamente interpretarla come meglio crede dando libero sfogo alla propria immaginazione, nel bene e nel male (ma i casi quotidiani ci fanno capire che finisce sempre male - ndr). Ecco che allora la capacità dell'essere umano, o meglio del suo raziocinio dovrebbe prevalere, ma spesso, troppo spesso le fake news sono costruite talmente bene da forviare anche i massimi esperti di comunicazione. Il termine Fake News, in sostanza, può indicare diversi fenomeni diversi tra loro, come: a) Errori di stampa. Può capitare che una notizia vera, sia immessa in rete (od anche stampata) con un errore che ne va a fuorviare completamente il significato generale e quindi poi male interpretata dal lettore, che tratto in inganno vi crederà (sempre se... - vedi raziocinio). Nella maggioranza dei casi questi sono errori non voluti, casuali, di battitura o ricopiatura, quindi in buona fede, e poi postumamente coretti con smentite, rettifiche, integrazioni e scuse. Nel caso invece di errori voluti s'innesca tutto il meccanismo precedente da parte della proprietà della testata giornalistica, e degli aventi causa, ma poi dovranno anche vedersela con la magistratura. Per fortuna i casi di artefazione voluta sono inferiori all'1%. b) Le "Bufale". La più tradizionale fake news, ad opera di buontemponi o burloni, che non hanno meglio di niente da fare, è quella di prendere una notizia vera e distorcerla a loro piacimento, quasi sempre per una goliardata, e vedere quanti boccaloni (creduloni) abboccano al loro amo... Queste non sono pericolose e sono facilmente riconoscibili perché i montaggi foto e video sono molto grossolani, con qualità home-made, anche se qualche bravo "smanettone" dietro la tastiera ogni tanto lo si trova. Altri fattori di riconoscimento per smascherare le bufale, spesso risiedono nella formulazione del testo, che è sgrammaticato e senza un vero senso logico, oppure che ti intimano di fare una cosa assurda pena subirne una peggiore, ad esempio sul canale di contatto di WhatApp, è periodicamente riproposta la cosìddetta "catena di s'Antonio", ma anche su Facebook, ecc... c) Le teorie complottiste. Bhè qui si apre un mondo che lascia liberi confini all'immaginazione "fino all'infinito e oltre" - per citare una nota serie TV - perché dalla "terra piatta", agli "alieni", passando agli "agenti segreti" sotto al letto, tutto è possibile. Questo tipo di fake news è largamente diffuso, non è certo il peggiore, ma purtroppo in casi particolari può generare disagio collettivo, altissima disinformazione e stati di angoscia, nonché sfociare in azioni di massa anche pericolose, illecite, illegali e violente. Spesso in esse si trovano termini come "svegliatevi", "sveglia gente", "facciamolo tutti", "adesso basta", "ci prendono in giro", "ci nascondono la verità", "condividete prima che cancellino", "vi spiano", "sanno che lo fate", ecc... insomma una sequela interminabile di avvertimenti o intimazioni per divulgare ulteriormente la notizia, senza neanche che sia stata letta tutta. Infatti il 98% delle fake news sono ri-condivise leggendo solo il titolo, e le prime 5 righe, e senza aver analizzato attentamente il testo, i suo intimi contenuti, e magari le immagini che possono farci capire se ciò che leggiamo è vero o falso. Questo comportamento non fa altro che aumentare la disinformazione e il disagio già in essere in molti internauti.
d) La
Satira. La satira di suo non è una fake news, ma "menti superiori" o
che si ritengono tali, hanno imparato ad usare la satira politica per il
loro scopo, fuorviando la notizia originale, manipolandola al fine d
creare disinformazione allo scopo di inganno, e/o per screditare. Un
esempio chiaro e lampante si è visto proprio in questi giorni di
pandemia negli USA (ricordo che siamo nel 2020 all'atto di stesura di
questo compendio tecnico): il Presidente Donald Trump durante un
intervista ironizza e fa satira su se stesso con un giornalista parlando
di un uso improprio di disinfettanti. A tutti i presenti nella sala
durante la conferenza stampa è chiaro cosa egli abbia voluto dire. Però
poi qualcuno a ben pensato di riportare la cosa ad un amico, ma la
riportata male o parziale, o peggio facendo bassa ironia. L'amico l'ha
capita a modo suo, e magari questo amico è un blogger (scrittore di vari
argomenti su internet) e trasforma la notizia a suo piacimento, gli
appiccica una bella foto del Presidente e inizia a divulgarla facendolo
passare per un coglione (perché questo era il suo scopo), ma purtroppo
(come abbiamo detto "il raziocinio...) capita che qualche lettore, che
non è in grado di capire la differenza tra "real news" e "fake news",
creda a quella notizia, e fa proprio quella cosa detta durante la
battuta, e - ahimè - finisca all'ospedale e rischi la vita.
e)
Propaganda politica. La propaganda politica trova il suo massimo
apice, in campagna elettorale quando tutti i candidati elogiano le
proprie idee, programmi, intenzioni, ma se tutti parlano bene di se
stessi, è vero anche che tutti parlano male degli altri. Nel corso degli
ultimi 20/30 anni si è perso il concetto di "rispetto dell'avversario",
e la prima cosa, ancor prima di parlare di se, è parlar male
dell'avversario per screditarlo a proprio favore. I politici assoldano
veri social-media-manager (esperti di comunicazione di massa su
internet) al fine di diffondere in rete fake news dell'avversario.
Queste partono tutte da un fondino di verità che viene artefatta a
dovere. E' spesso facilmente smascherabile, semplicemente andando a
cercare le fonti ufficiali di divulgazione. f) La Propaganda illecita. Le fake news che ricadono in questo caso sono tendenzialmente legate a prodotti commerciali e/o a pratiche non ammesse. I loro creatori, vogliono portare l'utente a credere ad una cosa a tutti i costi, e spesso sono in combine con le Teorie Complottiste e le Bufale. Tra gli aspetti di base è che "A è meglio di B", oppure "A è utile e B non serve", e che lo ha detto "il prof.", "il dott.", il.... Un esempio è stato analizzato proprio in questi giorni nella disamina sull'uso di mascherine, guanti, igienizzanti, ecc... e peggio, mettendo a confronto una terapia con un vaccino, dove l'una serve per curare e l'altro per prevenire... dove i sostenitori che si schierano dalla parte del vaccino dicono che non serve la cura, e viceversa, senza capire l'effettivo significato di ciò che dicono. Le ripercussioni sulla popolazioni sono spesso molto gravi, perché nella credulità della cosa, le persone possono essere indotte ad acquisiti incauti, gesti estremi, e finire vittima di truffe ed estorsioni (come nel prossimo punto). g) Truffa ed Estorsione. Le fake news in molti casi comportano che l'utente sia talmente raggirato da restare implicato in veri casi di truffa od estorsione. La truffa è perpetrata attraverso l'acquisto di servizi on-line e/o prodotti, in genere non consegnati, ma che se consegnati possono non funzionare, essere incompleti, o non corrispondere a quello forviatamente acquistato e/o ulteriormente soggetti a costi addizionali; nella maggioranza dei casi gli utenti sono ignari dell'acquisto di prodotti e servizi, infatti ne sono solo il "pagatore" perché la merce è acquistata da chi ha clonato i dati del cliente. Nel caso dell'estorsione, invece sono state create vere e proprie campagne atte ad ingannare un utente (nella grande maggioranza di siti per adulti) ad abbonarsi a servizi a cifre simboliche di pochi euro o addirittura gratuiti, ma che poi in realtà richiedono ulteriore pagamento di denaro: l'abbonamento è effettuato con la carta di credito, ed una volta che gli autori dell'estorsione sono in possesso di tali dati ne approfittano, ma senza esagerare per non essere scoperti nel breve periodo; una volta scoperti l'utente deve bloccare/terminare la sua carta di credito a fronte di una nuova. Ma la vera estorsione risiede nel post-chat, ovvero un messaggio che i cyber criminali inviano all'indirizzo email, chat, ecc... dell'utente e dove tentano di estorcere migliaia e migliaia di euro al malcapitato con la promessa di terminare ogni azione su di lui; l'utente non può fare altro che rivolgersi all'ESCO Poste (Polizia Postale) per esporre denuncia e dotarsi di nuovi dispositivi informatici, e/o affidarli ad un tecnico altamente competente, per il recupero dei dati dove possibile, e formattarli (ripristino di fabbrica) perché ormai sono compromessi. Le Fake News in genere, soprattutto sui social, si presentano tutte in "bell'aspetto", cioè con un immagine accattivante, un bel titolone significativo, e una breve descrizione incompleta, di circa due righe, e che invita l'utente a cliccarvi per proseguire la lettura dell'articolo. Mentre nella applicazioni di comunicazione diretta, sono in forma di testo o di immagine allegata.
Scopi delle Fake News torna su ▲ Come abbiamo visto nell'identificazione delle tipologie di "fake", dietro alle stesse si cela sempre uno scopo, o più di uno, ben definito. Infatti Truffa ed Estorsione, oltre ad esserne un tipo, sono anche uno scopo che i kracker utilizzano per carpire denaro illegalmente a spese del malcapitato di turno. Nella maggioranza lo scopo primario è quello di creare una sorta di disagio sociale e politico collettivo, per influenzare l'opinione pubblica, per dare divulgazione ad un argomento piuttosto che ad un altro, ovvero sfruttando il principio del "purché se ne parli", e contando molto sulla disinformazione generalizzata di massa, i creatori, sanno che l'utente li condividerà sui social senza una approfondita verifica, perché sembra che la notizia sia stata pubblicata da una importante testata giornalistica. Ad esempio pubblicato da "corrieradellasera.it", "corrieridellaseta.it", "larepublica.it", "lanasione.it", ecc... (essendo tra l'altro scritti in piccolo) dove questi che parrebbero essere normali errori di scrittura, non vengono immediatamente percepiti dalla mente umana, in quanto per assonanza fanno credere al cervello che siano quelli giusti. Solo un'attenta lettura, o "messa a fuoco" su queste diciture fa capire in un secondo momento che la fonte non è quella ufficiale, ma una vera e propria "bufala" mediatica. Gli autori registrano questi siti, o blog, al fine di creare fonti più o meno credibili e attendibili, copiando il più possibile le grafiche, i caratteri e i modi. Se si facesse poi un'analisi del dominio, e si verificasse l'indirizzo ip pubblico di quella pagina, si scoprirebbe che il dominio in realtà non esiste, e quello che si vede è solo un nome fittizio, e che il vero dominio è probabilmente alloggiato su un server di un paese fuori comunità europea, unione americana, ecc..., magari su un isolotto dell'asia, e che adotta una tecnica di "rimbalzo" per mascherarsi ulteriormente e non essere mai identificato. i Kracker infatti cambiano spesso server per le loro pagine di modo da non farle mai risiedere nello stesso posto, se non ne loro pc, che molto probabilmente utilizza connessioni dinamiche e quindi non rintracciabili, come se fossero un cellulare che si sposta da una cella radio ad un'altra. In tutti gli altri casi, lo scopo, è sempre il medesimo generare e "rubare" denaro. Oltre a truffa ed estorsione, esiste un metodo lecito per i "produttori" di fake news di guadagnare denaro. La generazione di profitto in questo modo assume il nome di click-baiting. Il nome letteralmente tradotto significa pasturazione dei clic. Fondamentalmente potrebbe essere un raggiro, ma è solo un raggiro di tipo informativo. Si creano notizie false, ben studiate ed accurate, dalla capacità di essere credute (fino a smascheramento), nello stesso modo, con il titolone, la bella immagine, ecc..., e che come tutte le altre se ci si clicca sopra si viene re-inderizzati su un altro sito. Su questo sito, oltre alla notizia, che attenzione non sempre è una fake news, si possono visualizzare altri contenuti di genere vario. Uno specifico contatore elettronico, conta i clic, ovvero quanti utenti hanno cliccato sul link della notizia e hanno avuto accesso al sito, inoltre tramite altri cookies leciti è possibile avere altre informazioni sulle abitudini internaute degli utenti, e creare campagne mirate. I creatori, o gli utilizzatori/proprietari delle pagine riceveranno denaro per ogni clic generato. Un esempio molto banale: un utente pubblica su facebook la "pubblicità" di un marchio di occhiali, molti dei visitatori se interessati cliccheranno su questa "pubblicità" e si ritroveranno nel sito del ditta che produce gli occhiali. L'utente che ha pubblicato la notizia per primo (in genere non è un vero utente ma vi si cela dietro un commerciale-informatico) riceverà a fine mese tanto denaro per quanto clic vi sono stati: tipo 1cent/clic. Siccome questo metodo, stava iniziando a perdere di efficacia, perché nessuno cliccava più sui banner pubblicitari, o sulle fake pubblicate, si è pensato di creare un sistema automatico. Questo funziona in modo molto semplice: l'utente è interessato ad aprire un determinato articolo o pagina, vi clicca sopra ma non accede subito al contenuto richiesto, perché viene temporaneamente re-indirizzato (max 30 secondi) ad una pubblicità di genere vario, e solo al termine raggiunge il contenuto voluto. Se terminasse prima del tempo prefissato, non avrebbe accesso al contenuto.
Causa ed effetto delle Fake News torna su ▲ Per citare un vecchio detto "chi è causa del suo mal, pianga se stesso". La causa delle fake news, cioè la loro origine è dovuta alla necessità di aumentare le visite ai propri contenuti, ma hanno avuto un effetto devastante, come abbiamo potuto vedere. Inoltre l'effetto peggiore è che chi creava le fake si trovava, quando scoperto, nella condizione di screditamento. Ecco perché sono state affidate ad esperti della comunicazione, e che sono ben pagati per poterle creare. Un esempio famoso di "notizia falsa", risale al 1814 nel pieno del periodo Napoleonico, quando un uomo travestito da ufficiale si presentò in una locanda di Dover e dichiarò la sconfitta e la morte di Napoleone. La notizia arrivò in meno di poche ore a Londra (nonostante i tempi). Ciò produsse effetti devastanti sulla Borsa dell'epoca con gravissime conseguenze sociali, politiche e governative. Infatti tutti coloro i quali, alla scoperta della falsità, avevano venduto i loro titoli governativi, furono condannati a morte. Questo avveniva in un era in cui, la diffusione dell'informazione avvenne a mezzo di un comunicato verbale in una taverna, trascritto su un pezzo di carta, e portato da un uomo a cavallo. Bene immaginate ora, dove in un milionesimo di secondo una notizia è alla portata di milioni di persone. Ricordiamoci poi la "fake news" suprema: Orson Welles nel 1938 che al microfono della radio CBS annuncia la Guerra Dei Mondi (con gli alieni), e da cui si può percepire il fenomeno della psicologia del panico. In realtà la CBS all'interno dei suoi programmi evitava accuratamente fake news, e tutte le volte che i protagonisti parlavano (medici, scienziati, ingenieri, ecc...) si presentavano in apertura e chiusura di programma e anche lo stesso Welles metteva in chiaro che si trattava di un adattamento del romanzo, ma chi aveva ascoltato solo in parte non poteva saperlo, e credette alla notizia.
Problematiche virtuali e reali torna su ▲ Come abbiamo potuto vedere credere alle fake news comporta diverse problematiche che possiamo dividere in due macro-categorie, Virtuali e Reali. Le Virtuali, non generano danno di alcun tipo materiale, ma possono creare disagi talmente forti da avere ripercussioni sugli individui. Il caso è quello dell'emarginazione. Si è analizzato che le persone vittima passiva/attiva di fake news, subiscano l'emarginazione per propria volontà. Sono talmente convinti che la notizia che hanno subito passivamente (leggendola e condividendola) sia vera, al punto tale da farla propria, e nella condivisione vi aggiungono pensieri propri accompagnati dalla dicitura "se non siete d'accordo con me, cancellatemi dai vostri contatti" o frasi similari; con questo comportamento passano da un atteggiamento passivo (leggo-credo) ad un atteggiamento attivo (aggiungo-condivido), ai quali si aggiunge il fattore "rabbia", cioè la rabbia di non essere creduto già in anticipo... Questi utenti diventeranno dei "postatori seriali", ovvero condivideranno qualsiasi informazione che secondo la loro "ragione" merita di essere diffusa, diventando involontariamente dei "faker" e aggiungeranno le frasi di cui abbiamo parlato in apertura "condividete", "sveglia", "presto", ecc... Inoltre nella vita reale, inizieranno ad alienare molte delle persone della loro sfera sociale, e faranno di tutto per convincere delle loro ragioni anche i propri affetti. Solo un allontanamento forzoso dal web può aiutare queste persone, e che lentamente dovranno riconquistare quella porzione di intelletto che è stato soporoso. Le Reali, contrariamente alle virtuali, generano veri e propri danni materiali. Tutto nasce sempre da una condizione di disagio alla quale non si riesce a porvi rimedio, se non con l'aiuto di terze parti. Le persone restano vittima di quanto dichiarato nella fake news, anche in modo grave, se non gravissimo ed estremo. Per spiegare meglio questo punto adotteremo degli esempi di fake news che circolano da anni e che periodicamente - purtroppo - qualche soggetto dotato di poco intelletto, ripropone, ma anche alcuni recentissimi: 1. vuoi un fritto perfetto ?? aggiungi 2/3 cubetti di ghiaccio o acqua fredda all'olio quando inizia a bollire... questa è follia pura: la reazione caldo/freddo fa si che l'olio bollente schizzi ovunque e vi ustioni gravemente. 2. hai portato a spasso il cane ?? hai paura che sia infetto da Covid19 ?? Lavagli le zampe con la candeggina... come far soffrire un animale indifeso: la candeggina è un acido e andrà a corrodere i delicati polpastrelli delle zampe del cane. 3. pensi di essere infetto al Covid19 ?? fatti inalazioni, o iniezioni di disinfettante ... roba da matti da internazione: purtroppo qualche genio ha male interpretato un battutaccia di Trump e qualcuno ci ha creduto, con l'unico risultato che è morto! Tralasciamo tutte quelle su altri politici locali ed estere per non cadere nel ridicolo... Inoltre altre gravi conseguenze - come peraltro abbiamo già visto - ci sono quelle che intaccano il patrimonio personale degli individui. Come esempio facciamo un saltino in recente passato: vi ricordate la sedicente banditrice Marchi, che con il sale curava ogni male, in cambio di decine di migliaia di euro ?!?!? Bhé anche quella era una forma di "fake news" mascherata da televendita. In tutti gli altri casi reali, purtroppo, si finisce sempre con la clonazione di carte di credito, conti correnti, identità, e truffe nascoste dietro ad un clic, e quindi con la conseguente perdita di denaro. Ciò avviene perché tramite ad una fake si può restare vittima di spam e phishing (trattai in altro capitolo).
La tutela da fake news parte da 6 criteri fondamentali, che sono l'abc, per un corretto uso di qualsiasi social, o fruizione di sito web: 1. consulta e confronta più fonti di informazione; 2. non condividere senza avere verificato bene, chi ha condiviso prima, e ciò che si condivide; 3. se per sbaglio è stata condivisa una fake, cercare di cancellare, o scusarsi prontamente per l'errore; 4. è necessario avere un atteggiamento di base scettico verso l'informazione, per restare lucidi e "aguzzare vista e ingegno"; 5. usare un pensiero critico: mettere tutto in discussione per capire meglio - non significa essere polemici, ma intelligenti che cercano più opinioni; 6. verifica le immagini e i video. Riconoscere le fake news è possibile, come abbiamo già visto, e si parte dalla propria abilità critica, per distinguere le fonti affidabili da quelle non attendibili. Certo riconoscere quelle più stupide è facile, con un po' di tempo si possono verificare anche quelle un po' più congeniate, e poi ne esistono alcune che richiedono capacità superiori dove vengono impiegati calcolatori elettronici che utilizzano specifici algoritmi di debug per analizzare tutti gli aspetti della notizia. Facebook ad esempio nonostante sia in possesso di tali strumenti, purtroppo non ha un controllo diretto degli utenti standard, che condividono ciò che non hanno ben compreso. Ma sta attuando nuovi sistemi per prevenire che ciò avvenga, in collaborazione con il First Draft, un progetto della Harvard University atto alla prevenzione delle fake news in funzione a potenti algoritmi di calcolo di debugging delle informazioni immesse in rete, e da chi immesse. In sostanza un comune internauta, sulla base dei 6 criteri fondamentali può effettuare controlli incrociati e andare a ricercare sulle fonti ufficiali (siti di ministeri, enti, ecc... - ma i complottisti non crederanno neanche a questi - ndr), verificare le fonti e gli autori, ovvero che siano reali ed esistenti e non creati ad-hoc per diffondere ignoranza, controllare le immagini e video che accompagnano la notizia: in alcuni casi i foto/video montaggi sono talmente grossolani che possono essere smascherati da chiunque. Un esempio recente il video che ha spopolato sulla presunta guarigione nipponica dei malati di Covid19, dove il giovane "farmacista" italiano in Giappone, gira liberamente per una città in mezzo alla gente, se non fosse che in alcuni punti - guardando molto bene il video - si veda una freccina di mouse che si aggira per lo schermo. Inoltre il giovane era già stato in passato inquisito per altre situazioni, dove - ovviamente - non era chi diceva di essere. Infatti è necessario verificare - se possibile - la provenienza del video o della fotografia, stabilendo chi ne sia la fonte originaria, al limite contattandolo direttamente (visto che i canali di comunicazione certo non mancano). Se non vi è modo di contattare l'autore direttamente esistono siti per la verifica delle immagini come Google Reserve Image Search o TinEye. Da una foto o un video, spesso si può ricavare il luogo, e comprendere se effettivamente ciò che è immortalato può essere realmente accaduto, soprattutto se lo si conosce quel luogo (si vede l'esempio delle foto delle bare Lampedusa/Bergamo). Inoltre è necessario porsi alcune domande, come: Chi sono? Dove sono? Come ci sono arrivati? Cosa vedono? Perché sono li? Se non vi è modo di rispondere a queste domande, o le risposte non hanno un senso logico, sicuramente siete davanti ad un fake. Altro dato fondamentale per una foto è il formato originale: se la foto è in "raw" è pressoché impossibile che sia alterata. Sempre in merito alla fotografia, esistono software specifici, e liberamente scaricabili, che controllano i metadati di origine dell'immagine, fornendoci addirittura il modello di fotocamera usata, la data e l'ora !! I social in genere cancellano i metadati quando si carica la foto, e perciò sarà necessaria una ricerca più approfondita tramite i motori di ricerca. Se conosciamo il luogo, e il periodo un altro fattore che può farci capire se la foto è vera, è dato dal meteo, perché il giorno e l'ora in cui la foto sarebbe stata scattata, se siamo all'aperto, potrebbe presentare una giornata soleggiata, ma magari, da un'analisi dei bollettini meteo, si scopre che quel giorno a quell'ora in quel luogo stava piovendo... quindi siamo di fronte ad un fake. Per quanto concerne l'ambiente video, bisogna dire che oggi chiunque può diventare un reporter grazie al suo smartphone, che ha la capacità di registrare video e metterlo in diretta praticamente in tempo reale. Ovviamente così se è aumentato il numero di video veri, è anche aumentato - e in maggior quantità - il numero di quelli falsi. La verifica è più complessa, ma anche qui è necessario verificare la provenienza, e l'attendibilità. Verificare la fonte, e se è un utente che pubblica spesso e con che percentuale di attendibilità, e se è contattabile. Poi bisogna guardare bene il video, come dicevamo poco fa, per scoprire se vi sono cose strane che vi si aggirano o tagli improvvisi. Inoltre se sappiamo dove è stato girato, possiamo andare a "spiare" il luogo da dietro il nostro monitor grazie a piattaforme come Google Earth, Wikimapia (ma poco affidabile) e Google Maps Live View, e quindi verificare si vi sono altre foto/video della notizia, e se il luogo corrisponde effettivamente a quello immortalato. A questo punto dovremmo essere in grado di capire se ciò che stiamo visionando è vero o falso, ma ricordiamoci che alla base di tutto c'è la capacità cognitiva di ogni individuo.
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