Studi e Glossari La Linea Analogica
La linea telefonica analogica comunemente conosciuta come RTG è la linea che unisce l’utente alla centrale. La linea prende il nome di analogica proprio perché utilizza il circuito elettrico analogico. La linea analogica consente di avere una velocità trasmissiva pari a 56 Kbit/s. e una sola conversazione alla volta. Comunemente la linea telefonica analogica è installata nella maggior parte delle abitazioni degli utenti ed è indicata dalla classica borchia tripolare, o con il plug RJ 11/12.
Nei
tre poli della borchia del tipo tripolare vengono collegati i due fili
del doppino a e b, ed un terzo filo, oggi non più in uso,
la terra t.
Il Collegamento
in Serie
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Nello schema sopra proposto vediamo un esempio, di collegamento fra borchie tripolari dove il primo telefono in ordine di avvicinamento alla presa primaria godrà del vantaggio di priorità e quindi escluderà gli altri telefoni. Questo avviene perché all’interno della borchia è presente un interruttore che unisce il polo b al polo t. Oggi le prese tripolari sono sempre più maggiormente sostituite da quelle di nuovo tipo definite a “plug” che assumo il nome di RJ (RJ significa Registered Jack), che hanno, oltre la struttura, la differenza di avere 4 o 6 connettori. Per realizzare un impianto in serie, anche se ovviamente gli apparati usati devono supportare questa modalità, devono poter ricevere la linea dai due connettori centrali e restituirla (se non usata) sui due connettori esterni dell'RJ11 (tipico in USA). Usando gli RJ11 (4 pin) con questo standard infatti, la linea viene sempre presentata ai due connettori interni (quelli centrali).
I
connettori esterni portano la linea di ritorno che andrà alla
successiva presa RJ11 e così via. In questo caso se un telefono (o
apparato) viene scollegato dalla linea, si avrà che i telefoni a valle
non funzioneranno più.
Esiste anche in altro modo, adottato generalmente in Italia, per realizzare una connessione in serie utilizzando gli RJ11, utilizzando lo stesso principio adottato per le prese tripolari. Ovvero si utilizzano solo 3 fili, di cui uno per riportare la linea alla presa successiva, esattamente come per le prese tripolari. La linea si presenta sempre nei due fili centrali, e viene riportata alla presa successiva dal filo connesso al pin 4 della presa RJ11. I telefoni e gli apparati che prevedono questa tipologia di connessione riporteranno quindi la linea.
In origine si usavano (ad esempio per collegare un modem), degli adattatori rubaspina, ovvero delle prese tripolari con una seconda uscita di tipo RJ11 dal nome di spina/presa con cordone. I modem infatti, hanno sempre avuto a disposizione il plug di tipo RJ.
In questo modo quando il modem impegnava la linea svincolava automaticamente il telefono collegato.
Il Collegamento
in Parallelo
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La connessione in parallelo è la più diffusa anche se tecnicamente fuori normativa (solo nei paesi UE). E’ molto semplice da realizzare e permette di utilizzare qualsiasi tipo di telefono analogico. Tutti i telefoni vedono gli stessi segnali, cioè tutti sono in grado di parlare e ascoltare sulla chiamata originata dal primo telefono che ha impegnato la linea. Ma soprattutto si creano degli aumenti di carico elettrico e quindi si amplifica la possibilità di avere dei guasti o delle disfunzioni. Il collegamento parallelo è fuori normativa perché contravviene alla riservatezza della conversazione telefonica, permettendo di ascoltare (e di intervenire) nella stessa conversazione già in corso.
Il doppino dell’impianto telefonico per la linea (se realizzato secondo normativa) è di colore bianco e rosso. Nel caso di interni collegati ad un sistema telefonico (se realizzato secondo normativa) è di colore bianco e blu. Fuori Europa (o meglio fuori Italia) il filo bianco è sostituito da un filo verde. Il filo rosso è sempre associato al positivo (+), mentre il filo bianco è sempre associato al negativo (-), ma una inversione di polarità non comporta alcun problema. Il terzo ed il quarto cavo sono rispettivamente di colore nero e giallo, nello schema Italiano invece blu e marrone. Nel caso di un cablaggio strutturato si adottano cavi multifilo o multipolari, che variano da un minimo di 1 coppia + terra, ad un massimo di 200 coppie + terra. Questi adottano uno schema colori molto ben definito, e che oltre a dividersi per colori sui singoli fili che formano le coppie, si dividono anche in gruppi di coppie affasciate da un filo di cotone o altro materiale anch'esso colorato e che segue sempre un ordine ben preciso. Ogni gruppo è formato da 5 coppie con un colore base (5 volte) e un colore complementare, come ad esempio:
Una volta esauriti gli abbinamenti armonizzati di colori interi, si passa a quelli striati sul filo 2, e poi anche sul filo 1: ciò permette di arrivare fino a 200 coppie. Generalmente il filo di terra (che non è più impiegato) è di colore Bianco/Rosso, ma lo si può trovare anche senza rivestimento e di sezione maggiore ai 4/10 di mm.
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